Matinée Ventura Contemporary Art: 7 maggio 2017

Martedì, 16 Maggio 2017

In clima di apertura della Biennale di Venezia, tornano nella “Repubblica di Lambrate” gli opening delle Gallerie di zona Ventura.

Il primo spazio a cui si approda è prometeogallery che mostra, da una delle vetrine su strada della sua nuova sede, l’opera del giovanissimo artista Ruben Montini, Dove sto con me, facente parte del progetto “SOLO”. L’incontro visivo è con una struttura cilindrica appesa al soffitto, composta da indumenti tessili usati, di proprietà dell’artista, cuciti tra loro con parsimonia femminile. La composizione crea un piccolo spazio intimo in cui semplicemente esiste un racconto di sé, della semplicità di ciò che ci si sente di essere. Un testo di Lorenzo Bernini Dare ragione a Kant, sull’omosessualità regala voce e parole al lavoro.

Diamo il benvenuto a C-Gallery, new entry dell’entourage delle gallerie di zona, che apre con una mostra collettiva molto interessante che presenta il lavoro di 20 artisti internazionali che pur differenziandosi tra loro nel linguaggio, comunicano fortemente in coro il tema sociologico, dell’identità dell’individuo e della difesa dei suoi diritti, con un accento un po’ più femminile. Un eterotopia di forme e colori carichi di significato in cui è piacevole aggirarsi fisicamente e con il pensiero.

Alla Galleria Monopoli troviamo il lavoro di Salvatore Falci, “Algoritmi e Danger”, dove l’occhio si perde nella cromia di dipinti realizzati in scale diverse a partire dall’elaborazione matematica del colore. Campiture piatte che si ripetono.
Nella zona antistante l’entrata della galleria, è possibile prendere parte alla divertente performance di Falci “Danger”: l’artista dipinge piccole tele quadrate ad olio, facendo scegliere i colori al partecipante per poi mischiarli e discorrere di massimi sistemi e filosofia mentre stende a pennello il colore. Una delle due tavolette è poi disposta a parete all’interno della galleria, l’altra, gemella, è donata alla persona del pubblico coinvolta, che deve portarla al polso completa di scritta DANGER e proteggerla dal contatto con il resto del creato.

Nam Project presenta il lavoro pittorico del polacco Gregor Gleiwitz dal titolo “On the Brink of the Eye”, l’immagine dei dipinti sembra proprio restare sul ciglio dell’occhio del fruitore in attesa di entrarvi o di restare in quello stato di stand-by tipico di una situazione border line…

Da Boccanera è curiosa la convivenza tra gli strepitosi monoliti del design di Minimal NYC, i lavori trimensionali di Filip Dvořák e il lavoro politecnico-materico di Nebojša Despotović. Elegantissimi intrecci visivi di forme di grande gusto.

Da Andrea Ingenito Contemporary Art, troviamo una selezione di pezzi pop, tra cui un meraviglioso piccolo Keith Haring che fa capolino dalla vetrina.

Francesca Minini presenta il lavoro di Mandla Reuter “Dialectics of Space” che ha posizionato in galleria un enorme strumento per la riemersione di corpi affondati insieme ad altri elementi, che narrano interessanti storie di provenienza sull’acqua e che condizionano il movimento umano nello spazio. Alle pareti è appeso un racconto reso attraverso l’ingrandimento esagerato di immagini, tanto da non renderle riconoscibili.

In Via Ventura 5, lo Studio Gariboldi presenta le interessantissime “lens boxes” di Mary Bauermeister, artista di origine tedesca, scatole di raccolta del pensiero e del fare di una delle personalità femminili più importanti della scena americana del ‘900.