About
Architetto, scenografo e designer, Maurizio Lai nasce a Padova nel 1965 e studia presso la facoltà di architettura di Venezia e il Politecnico di Milano, dove si laurea. Collabora inizialmente con RAI e MEDIASET, firmando numerose creazioni per la TV, per passare poi agli allestimenti per LONGINES, MONT BLANC e GUCCI e approdare in seguito ai grandi progetti del turismo con I VIAGGI DEL VENTAGLIO e CLUB MED.
Nel 1998 fonda a Milano LAI STUDIO, che sviluppa costanti sinergie tra l’architettura e il design, determinandone l’impronta creativa e l’impatto emotivo delle realizzazioni.
Nel 2005 vince il concorso internazionale per la realizzazione del W MIAMI HOTEL per la Starwood Hotels & Resorts. Nel 2008 stringe un’alleanza strategica con il gruppo Sudafricano DHK.
Tra i suoi impegni più recenti figurano sviluppi residenziali e commerciali, sia privati che pubblici, in Italia e all’estero.
Interprete originale di un estetica contemporanea, il suo lavoro fonda le proprie radici nell’istinto e trova il fulcro nel concetto scenografico della creazione, in una ricerca del sapere inteso come profonda conoscenza della materia stessa.
La mia passione è
La luce. È una componente intrinseca del progetto e dell'oggetto architettonico, una vera e propria superficie geometrica, con delle regole che mutano a seconda del luogo, del tempo e dell'umore.
il mio motto è
Se qualcuno vi dirà che altrove è la via, sognate più forte, il profumo verrà.
Ho scelto Lambrate perché
Ho scelto Lambrate da subito e ci ho creduto sempre. Mi piaceva soprattutto la densità rarefatta dei suoi spazi. Sono approdato in Via Ventura nel 1996, subito dopo il nucleo dei precursori, convinto che nel tempo vi si sarebbe insediata la comunità artistica, di fatto dispersa in una città frammentata come è Milano.
La mia Lambrate è
Oggi mi sento un po’ come il guardiano del faro! Dallo studio di Via Bistolfi vedo purtroppo che le aree che si sarebbero dovute sviluppare secondo le “nostre” aspettative sono ancora deserte e immobili...
2020: immagino una Lambrate
Finché c’è vita c’è speranza! Mi auguro che la nascita di questa iniziativa coincida con la ri-nascita del progetto di fare del quartiere un modello di sviluppo intelligente e innovativo.